Notizie storiche
Dell’antica città romana di Cale, posta sulla Via Flaminia che collegava Rimini a Roma, si hanno cronache fin dal IV secolo. Situata sull’arteria consolare che attraversava l’Appennino, dominava la valle dal promontorio della Banderuola. L’ubicazione rimase fino al 1287, quando, rasa al suolo da un incendio, durante la guerra tra le fazioni dei Guelfi e Ghibellini, venne riedificata nella piana sottostante, col nome di S. Angelo Papale, in onore al sommo pontefice che ne seguì la ricostruzione, grazie al contributo di 57 città dello Stato Pontificio, come testimoniano gli stemmi che si possono ammirare nell’omonimo salone del Palazzo Comunale.
Libero comune fino alla fine del 1300, alla fine del XIV secolo Cagli divenne uno dei capisaldi del Montefeltro: terza città per importanza, trampolino di lancio per la conquista dei territori umbri, Gubbio in testa, residenza prediletta dal Duca, durante i suoi viaggi in zona. Francesco di Giorgio Martini edificò una delle sue fortezze sulla sommità dell’odierno colle dei Cappuccini, collegata al “torrione” che ancora oggi svetta alle porte della città, mediante quel capolavoro di ingegneria militare il ”Soccorso Coverto”, passaggio sotterraneo, recentemente restaurato. Nel 1631 Cagli tornò a far parte dello Stato Pontificio; sede di conventi con presenza massiccia da parte dei Benedettini, Cagli fu testimone di numerosi artisti di cui possiamo contemplare le opere: da Timoteo Viti a Giovanni Santi, da Raffaellino del Colle a Gaetano Lapis, fino agli stucchi del Brandani custoditi a Palazzo Tiranni.